On Friday, Feb. 19, Vatican spokesperson Federico Lombardi, S.J., responded to a question about Pope Francis' comments on Republican presidential candidate Donald Trump. The transcript (in Italian) and English translation were made available by Vatican Radio.
(Translation by Thomas Rosica, C.S.B., the English-language assistant to the Holy See Press Office.)
Interviewer: The Pope emphasized that those who only think of building walls, not bridges, is not Christian. Many have spoken about excommunication, if I may say, against the Republican candidate in the race for the White House, Donald Trump...
Fr. Lombardi: But the Pope said what we all know, when we follow his teaching and his position: that we should not build walls but bridges. He (the Pope) has always said this, continuously, and he has said this said about the issues of migration in Europe, many times. So it is not a specific issue, limited to this case. This is one of [the Pope’s] general attitudes, very consistent with what is a courageous following of the Gospel of welcome and solidarity. Of course, this was then raised, but it is not that the Pope wishes to be, in any way, a personal attack nor an indication of voting. The Pope has made it clear that would not enter into the [Presidential] election campaign in the United States and he has also said—which was not reported by many—if it were correct and true what he was told—he would give the benefit of the doubt over what had been reported about the Republican candidate’s expressions. Therefore the key point is welcome—the building of bridges instead of walls—that is characteristic of this Pontificate. It must be interpreted and understood in this way.
P. Lombardi commenta i temi affrontati dal Papa con i giornalisti
Sui giornali di tutto il mondo grande risalto oggi alla conferenza stampa del Papa sull’aereo che lo riportava a Roma dal Messico. Tra i temi che hanno maggiormente attratto l’attenzione dei media: le parole su Trump e l’immigrazione, la questione dei greco-cattolici dopo l’incontro tra Francesco e Kirill, il virus Zika e il ricorso ad aborto e contraccezione e il dibattito in Italia sulle unioni civili. Roberto Piermarini ha commentato questi temi con il portavoce vaticano e direttore della nostra emittente Padre Federico Lombardi, al seguito del Papa in Messico
Domanda: Il Papa ha sottolineato che chi pensa soltanto a fare i muri e non i ponti, non è cristiano. Molti hanno parlato di una scomunica, se così possiamo dire, nei confronti del candidato repubblicano alla corsa alla Casa Bianca, Donald Trump…
Risposta: Ma il Papa ha detto quello che ben sappiamo, quando seguiamo il suo magistero e le sue posizioni: che non bisogna costruire muri, ma ponti. Questo lo dice da sempre, continuamente, e lo ha detto anche a proposito delle questioni delle migrazioni in Europa, moltissime volte. Quindi non è affatto una questione specifica, limitata a questo caso. E’ un suo atteggiamento generale, molto coerente con quello che è un seguire con coraggio le indicazioni del Vangelo di accoglienza e di solidarietà. Naturalmente, questo poi è stato molto rilanciato, ma non è che volesse essere, in nessun modo, un attacco personale né un indicazione di voto. Il Papa ha detto chiaramente che non entrava nelle questioni del voto nella campagna elettorale degli Stati Uniti e ha anche detto – cosa che naturalmente non è stata molto ripresa – che lui diceva questo nel caso che fosse esatto e vero quello che gli era stato riferito, quindi dando il beneficio anche del dubbio a proposito di quello che gli è stato riferito delle espressioni del candidato repubblicano. E’, quindi, il noto discorso dell’accoglienza, del costruire ponti invece che muri, che è caratteristico di questo Pontificato. Va interpretato e capito in questo senso.